Informativa corsi aggiornamento obbligatori ASO

Le Assistenti di Studio Odontoiatrico (ASO) ai sensi dell’art.2, comma 2, del DCPM del 9 febbraio 2018 pubblicato in G.U. n.80 del 6 aprile 2018sono obbligate a frequentare degli eventi formativi di aggiornamento della durata di almeno 10 ore all’anno

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Ricordiamo che Sabato 30 MAGGIO, dalle ore 09.00 alle ore 14.15 presso l’HOTEL ASTOR – (Viareggio), si terrà il corso riservato al personale ASO dal titolo “Dietro le quinte: dall’organizzazione alla comunicazione” presentato dal Dott. Davide Bellini e VALIDO PER 5 ORE FORMATIVE.

Stop alle detrazioni per chi paga il dentista in contanti.

Con l’entrata in vigore delle norme sulla tracciabilità dei pagamenti, tornano alla ribalta i problemi che ANDI aveva già evidenziato negli scorsi mesi: una norma ingiusta ed inapplicabile, che discrimina e penalizza i cittadini, i professionisti e che porta nella direzione opposta rispetto alla lotta all’evasione fiscale.

Nel mese di novembre, il Presidente Carlo Ghirlanda aveva inviato una nota a tutti i componenti della 5° Commissione permanente al Senato, della 6° Commissione Finanze e Tesoro, nonché a tutte le corrispondenti Commissioni presso la Camera dei Deputati, dove si evidenziavano le problematiche derivanti dalla non detraibilità fiscale per i pagamenti eseguiti in contanti, specialmente per piccoli importi e per le fasce più anziane della popolazione (leggi qui).

Molto perplessa sulla questione anche la CAO Nazionale che, per bocca del suo Presidente Raffaele Iandolo, osserva come “vada subito modificata una norma della quale non si riesce a percepire la logica. In primo luogo, scoraggiare la detraibilità può incentivare inevitabilmente l’evasione. Costringe i pazienti, anche coloro i quali non ne hanno esigenza quotidiana, a dotarsi di strumenti di pagamento elettronici o intermediati da un istituto di credito, unici beneficiari di commissioni che vanno ad aggravare ulteriormente il costo della prestazione sanitaria. Problemi anche per i dentisti, che si trovano costretti a un ulteriore onere burocratico per ottemperare agli adempimenti relativi alle registrazioni degli importi singolarmente, anche quelli minimali.

Una norma contro il buon senso, dunque – conclude Iandolo – che potrebbe essere migliorata, semplicemente equiparando le forme di pagamento degli studi privati a quelle delle strutture ospedaliere, anche per le prestazioni in regime di intramoenia, per le quali sono ammessi i pagamenti in contante e viene mantenuta la detraibilità”.

“Qualsiasi sia la ratio del provvedimento – conferma Carlo Ghirlanda, Presidente nazionale ANDI – esso è di fatto un atto contro il cittadino. Si tratta di una scelta politica sbagliata che introduce ulteriori costi per ognuna delle figure coinvolte e che già si preannuncia inapplicabile, discriminativa e penalizzante per molta parte della popolazione, della quale sarà principalmente colpita quella parte di essa che da sempre preferisce l’uso del contante al mezzo elettronico, con il quale non ha confidenza né fiducia. Inoltre questo provvedimento si unisce alla limitazione dell’uso del contante, una misura da tempo ritenuta tanto inutile quanto ingiusta, ma incredibilmente e nuovamente riproposta.

Per quanto riguarda la nostra categoria, già sottoposta agli obblighi legati al sistema STS e agli ISA, strumento questo già caratterizzatosi per la sua evidenziata incapacità di analisi del nostro settore, si introduce un ulteriore orpello, frutto di chissà quale ragionamento, che impedisce la detraibilità fiscale per le spese sanitarie eseguite tramite l’uso del contante e per somme a volte irrisorie, pur in presenza di ricevuta di pagamento. E i tanti contenziosi che ne deriveranno si svolgeranno inesorabilmente fra il medico ed il paziente, purtroppo entrambi elementi soccombenti e passivi rispetto a questa decisione governativa.

Come ANDI denunciamo con forza l’irragionevolezza di tale norma, insieme alla discriminazione che si determina nell’ambito delle prestazioni di servizi professionali e all’interno della stessa categoria medica ed odontoiatrica, tenuto conto che le prestazioni sanitarie erogate da strutture pubbliche o da strutture private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale non sono assoggettate a tale limitazione.

ANDI, non essendo allo stato possibile esperire alcun ricorso contro la legge di bilancio, auspica che il Governo ponga in atto un pronto ripensamento e una sospensione dello specifico provvedimento, riservandosi comunque di valutarne le procedure attuative e di attuare di conseguenza ogni azione idonea a riallineare l’erogazione delle prestazioni sanitarie odontoiatriche al regime vigente per le altre professioni.”

Canone RAI

Canone speciale RAI, entro fine mese il rinnovo

Il Canone radio-tv Speciale riguarda la detenzione di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive fuori dall’ambito familiare nell’esercizio di un’attività commerciale e a scopo di lucro diretto o indiretto: per esempio Alberghi, Bar, Ristoranti, Uffici etc. 

ANDI ricorda la scadenza ed invita a regolarizzare per evitare controlli alla categoria. I casi in cui si deve pagare e quelli in cui non è obbligatorio.

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Nuovo profilo ASO

Nuovo profilo ASO

Per rispondere ai numerosi quesiti che riguardano il profilo ASO,  nella sezione sindacale dell’area riservata, potrai visionare la circolare specificatamente elaborata. 

Fatturazione elettronica

FATTURAZIONE ELETTRONICA

Cari colleghi, alla luce degli ultimi interventi del Garante della Privacy su questo obbligo, la fatturazione elettronica è stata nuovamente sottoposta ad alcune modifiche.

Le misure adottate sono contenute nel provvedimento firmato in data 21/12/2018 dal direttore dell’Agenzia delle entrate. In particolare:

  • Ciclo attivo (emissione di ricevuta di pagamento): in ogni caso, compreso anche quello in cui la prestazione sanitaria resa non sia suscettibile di invio tramite il sistema Tessera Sanitaria (classico il caso dell’opposizione del paziente all’invio dei suoi dati), gli Odontoiatri dovranno comunque astenersi dall’emettere una fattura elettronica al paziente. Rimane invece l’obbligo di emissione di fattura elettronica nel caso di pagamenti ricevuti da tutti gli altri soggetti con i quali si hanno rapporti di lavoro (consulenze; collaborazioni; rapporti con pubblica amministrazione; etc).
  • Ciclo passivo (ricevimento di fattura di pagamento da terzi): dovremo invece adeguarci a ricevere le fatture elettroniche, in modo semplice, rapido, sicuro ed economico.
    Riguardo alla fattura elettronica ANDI ha provveduto a realizzare uno specifico applicativo al quale ogni associato potrà accedere dalla propria area riservata all’interno di www.andi.it : una volta attivato il sistema fornirà il Codice Destinatario, che dovremo poi comunicare ai nostri fornitori, e sarà in grado di essere utilizzato per ricevere tutte le fatture in entrata rendendole direttamente visualizzabili.

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