Asseverazione del processo di sterilizzazione

Caro collega, nei giorni scorsi è stato approvato dai verificatori e dai funzionari regionali, il documento semplificato riguardo alla  “Asseverazione del processo di sterilizzazione”. Tale documento fa parte di quelli da allegare alla Scia e la sua applicazione nei nostri studi risponderà quindi alle richieste dei verificatori. Nell’area riservata è possibile avere ulteriori informazioni.

Iscrizione servizio CIVA Inail

Vi ricordiamo che è obbligo del datore di lavoro di comunicare all’Inail il nominativo dell’organismo incaricato delle verifiche periodiche riguardanti la messa a terra dell’impianto elettrico. La comunicazione deve avvenire attraverso la piattaforma CIVA-INAIL cui è necessario registrarsi. Nella sezione CIRCOLARI e DOCUMENTI PER LA PROFESSIONE dell’area riservata troverete maggiori informazioni.

DENTIX: Andi promuove class-action

ANDI promuove una class action in favore dei pazienti Dentix

Dentix

L’ANDI, Associazione Nazionale Dentisti Italiani, nel rilevare la deplorevole situazione creatasi a seguito della crisi innestata dal “caso Dentix”, intende fornire un segnale di concreta vicinanza ai cittadini-pazienti coinvolti, ponendo a loro disposizione un servizio di consulenza gratuita diretta alla proposizione di azioni di tutela collettiva volte ad arginare danni e pregiudizi subiti.

per maggiori informazioni

Assemblea Provinciale Ordinaria

ASSEMBLEA PROVINCIALE ORDINARIA

Per il giorno 13 Luglio 2020 alle ore 06.00 ed in seconda convocazione ail giorno 14 Luglio 2020 alle ore 21.00 è convocata l’Assemblea Ordinaria Provinciale che si svolgerà in teleconferenza sulla piattaforma informatica Brain (www.brainsocial.andi.it) a cui tutti i Soci ANDI hanno accesso con le proprie credenziali. Le indicazioni e le modalità di accesso sono indicate nell’allegato scaricabile nell’area riservata del sito.

Covid-19 e fattori di rischio negli studi dentistici

…Lo sapevi che? Covid-19 e i fattori di rischio negli Studi Dentistici

Dott.ssa Simona Bonati, Dott. Luca Breveglieri

L’aria è un potente veicolo d’infezione al pari di sangue, saliva e secrezioni infette di microrganismi. All’interno di un ambulatorio odontoiatrico è molto importante riuscire a controllare anche il fattore di rischio insito nell’aerosol generato durante i trattamenti, con successiva contaminazione di oggetti e superfici più o meno lontane, che rappresenta perciò una grossa fonte di rischio biologico a cui è esposto tutto il team odontoiatrico e i pazienti.

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Newsletter OMCeO Massa Carrara

ANDRÀ TUTTO BENE SE OGNUNO DI NOI DIMOSTRERÀ UN DOVEROSO SENSO CIVICO E DEONTOLOGICO FACENDOSI CARICO DELLE PROPRIE RESPONSABILITÀ

Newsletter OMC&O Massa-Carrara 19 Marzo 2020

Alcuni studi e poliambulatori privati o convenzionati stanno tuttora operando senza limitarsi alle visite urgenti non differibili.
Tale comportamento mette a rischio la salute generale della popolazione in quanto invita indirettamente le persone a uscire di casa senza un valido motivo, e contravviene allo spirito delle disposizioni del Governo.
In questo momento per noi medici è deontologicamente lecito effettuare solo visite per sintomatologie o patologie che non possono in alcun modo essere rinviate.
Il contravvenire a queste disposizioni si profila come grave violazione deontologica che obbligherà l’Ordine, organo sussidiario dello Stato, ad intervenire con sanzioni disciplinari. 

Informativa corsi aggiornamento obbligatori ASO

Le Assistenti di Studio Odontoiatrico (ASO) ai sensi dell’art.2, comma 2, del DCPM del 9 febbraio 2018 pubblicato in G.U. n.80 del 6 aprile 2018sono obbligate a frequentare degli eventi formativi di aggiornamento della durata di almeno 10 ore all’anno

ULTERIORI INFORMAZIONI NELL’AREA RISERVATA

Ricordiamo che Sabato 30 MAGGIO, dalle ore 09.00 alle ore 14.15 presso l’HOTEL ASTOR – (Viareggio), si terrà il corso riservato al personale ASO dal titolo “Dietro le quinte: dall’organizzazione alla comunicazione” presentato dal Dott. Davide Bellini e VALIDO PER 5 ORE FORMATIVE.

Stop alle detrazioni per chi paga il dentista in contanti.

Con l’entrata in vigore delle norme sulla tracciabilità dei pagamenti, tornano alla ribalta i problemi che ANDI aveva già evidenziato negli scorsi mesi: una norma ingiusta ed inapplicabile, che discrimina e penalizza i cittadini, i professionisti e che porta nella direzione opposta rispetto alla lotta all’evasione fiscale.

Nel mese di novembre, il Presidente Carlo Ghirlanda aveva inviato una nota a tutti i componenti della 5° Commissione permanente al Senato, della 6° Commissione Finanze e Tesoro, nonché a tutte le corrispondenti Commissioni presso la Camera dei Deputati, dove si evidenziavano le problematiche derivanti dalla non detraibilità fiscale per i pagamenti eseguiti in contanti, specialmente per piccoli importi e per le fasce più anziane della popolazione (leggi qui).

Molto perplessa sulla questione anche la CAO Nazionale che, per bocca del suo Presidente Raffaele Iandolo, osserva come “vada subito modificata una norma della quale non si riesce a percepire la logica. In primo luogo, scoraggiare la detraibilità può incentivare inevitabilmente l’evasione. Costringe i pazienti, anche coloro i quali non ne hanno esigenza quotidiana, a dotarsi di strumenti di pagamento elettronici o intermediati da un istituto di credito, unici beneficiari di commissioni che vanno ad aggravare ulteriormente il costo della prestazione sanitaria. Problemi anche per i dentisti, che si trovano costretti a un ulteriore onere burocratico per ottemperare agli adempimenti relativi alle registrazioni degli importi singolarmente, anche quelli minimali.

Una norma contro il buon senso, dunque – conclude Iandolo – che potrebbe essere migliorata, semplicemente equiparando le forme di pagamento degli studi privati a quelle delle strutture ospedaliere, anche per le prestazioni in regime di intramoenia, per le quali sono ammessi i pagamenti in contante e viene mantenuta la detraibilità”.

“Qualsiasi sia la ratio del provvedimento – conferma Carlo Ghirlanda, Presidente nazionale ANDI – esso è di fatto un atto contro il cittadino. Si tratta di una scelta politica sbagliata che introduce ulteriori costi per ognuna delle figure coinvolte e che già si preannuncia inapplicabile, discriminativa e penalizzante per molta parte della popolazione, della quale sarà principalmente colpita quella parte di essa che da sempre preferisce l’uso del contante al mezzo elettronico, con il quale non ha confidenza né fiducia. Inoltre questo provvedimento si unisce alla limitazione dell’uso del contante, una misura da tempo ritenuta tanto inutile quanto ingiusta, ma incredibilmente e nuovamente riproposta.

Per quanto riguarda la nostra categoria, già sottoposta agli obblighi legati al sistema STS e agli ISA, strumento questo già caratterizzatosi per la sua evidenziata incapacità di analisi del nostro settore, si introduce un ulteriore orpello, frutto di chissà quale ragionamento, che impedisce la detraibilità fiscale per le spese sanitarie eseguite tramite l’uso del contante e per somme a volte irrisorie, pur in presenza di ricevuta di pagamento. E i tanti contenziosi che ne deriveranno si svolgeranno inesorabilmente fra il medico ed il paziente, purtroppo entrambi elementi soccombenti e passivi rispetto a questa decisione governativa.

Come ANDI denunciamo con forza l’irragionevolezza di tale norma, insieme alla discriminazione che si determina nell’ambito delle prestazioni di servizi professionali e all’interno della stessa categoria medica ed odontoiatrica, tenuto conto che le prestazioni sanitarie erogate da strutture pubbliche o da strutture private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale non sono assoggettate a tale limitazione.

ANDI, non essendo allo stato possibile esperire alcun ricorso contro la legge di bilancio, auspica che il Governo ponga in atto un pronto ripensamento e una sospensione dello specifico provvedimento, riservandosi comunque di valutarne le procedure attuative e di attuare di conseguenza ogni azione idonea a riallineare l’erogazione delle prestazioni sanitarie odontoiatriche al regime vigente per le altre professioni.”

Canone RAI

Canone speciale RAI, entro fine mese il rinnovo

Il Canone radio-tv Speciale riguarda la detenzione di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive fuori dall’ambito familiare nell’esercizio di un’attività commerciale e a scopo di lucro diretto o indiretto: per esempio Alberghi, Bar, Ristoranti, Uffici etc. 

ANDI ricorda la scadenza ed invita a regolarizzare per evitare controlli alla categoria. I casi in cui si deve pagare e quelli in cui non è obbligatorio.

Per maggiori informazioni